Giannino Zibecchi 27 anni
Milano, 17 aprile 1975
50 anni fa, sabato 12 dicembre 1970, nel primo anniversario
della strage di Piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969, 17 morti)
a Milano nel corso di una manifestazione veniva ucciso dalla
polizia Saverio Saltarelli, di 23 anni, di Pescasseroli d’Abruzzo,
studente al terzo anno di giurisprudenza alla Università Statale di
Milano, comunista internazionalista.
Perché Saverio era in piazza in
quel 12 dicembre?
Saverio venne ucciso dalla polizia mentre manifestava per
ribadire la matrice reazionaria e fascista della strage del
dicembre precedente; denunciare la morte di Giuseppe Pinelli per
defenestrazione nella questura di Milano; solidarizzare con gli
anarchici Valpreda, Bagnoli, Borghese, Di Cola, Gargamelli, Mander,
incolpati della strage senza alcuna prova o indizio e da
quasi un anno incarcerati in attesa di giudizio.
Oggi sembra strano, ma cinquanta anni fa la convinzione dell’innocenza
degli anarchici era condivisa da pochi.
50 anni fa, sabato 12 dicembre 1970, nel primo anniversario
della strage di Piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969, 17 morti)
a Milano nel corso di una manifestazione veniva ucciso dalla
polizia Saverio Saltarelli, di 23 anni, di Pescasseroli d’Abruzzo,
studente al terzo anno di giurisprudenza alla Università Statale di
Milano, comunista internazionalista.
Perché Saverio era in piazza in
quel 12 dicembre?
Saverio venne ucciso dalla polizia mentre manifestava per
ribadire la matrice reazionaria e fascista della strage del
dicembre precedente; denunciare la morte di Giuseppe Pinelli per
defenestrazione nella questura di Milano; solidarizzare con gli
anarchici Valpreda, Bagnoli, Borghese, Di Cola, Gargamelli, Mander,
incolpati della strage senza alcuna prova o indizio e da
quasi un anno incarcerati in attesa di giudizio.
Oggi sembra strano, ma cinquanta anni fa la convinzione dell’innocenza
degli anarchici era condivisa da pochi.
50 anni fa, sabato 12 dicembre 1970, nel primo anniversario
della strage di Piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969, 17 morti)
a Milano nel corso di una manifestazione veniva ucciso dalla
polizia Saverio Saltarelli, di 23 anni, di Pescasseroli d’Abruzzo,
studente al terzo anno di giurisprudenza alla Università Statale di
Milano, comunista internazionalista.
Perché Saverio era in piazza in
quel 12 dicembre?
Saverio venne ucciso dalla polizia mentre manifestava per
ribadire la matrice reazionaria e fascista della strage del
dicembre precedente; denunciare la morte di Giuseppe Pinelli per
defenestrazione nella questura di Milano; solidarizzare con gli
anarchici Valpreda, Bagnoli, Borghese, Di Cola, Gargamelli, Mander,
incolpati della strage senza alcuna prova o indizio e da
quasi un anno incarcerati in attesa di giudizio.
Oggi sembra strano, ma cinquanta anni fa la convinzione dell’innocenza
degli anarchici era condivisa da pochi.
50 anni fa, sabato 12 dicembre 1970, nel primo anniversario
della strage di Piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969, 17 morti)
a Milano nel corso di una manifestazione veniva ucciso dalla
polizia Saverio Saltarelli, di 23 anni, di Pescasseroli d’Abruzzo,
studente al terzo anno di giurisprudenza alla Università Statale di
Milano, comunista internazionalista.
Perché Saverio era in piazza in
quel 12 dicembre?
Saverio venne ucciso dalla polizia mentre manifestava per
ribadire la matrice reazionaria e fascista della strage del
dicembre precedente; denunciare la morte di Giuseppe Pinelli per
defenestrazione nella questura di Milano; solidarizzare con gli
anarchici Valpreda, Bagnoli, Borghese, Di Cola, Gargamelli, Mander,
incolpati della strage senza alcuna prova o indizio e da
quasi un anno incarcerati in attesa di giudizio.
Oggi sembra strano, ma cinquanta anni fa la convinzione dell’innocenza
degli anarchici era condivisa da pochi.
In risposta alla morte
di Claudio Varalli, uno studente di 18 anni, militante della nuova
sinistra, freddato a colpi di pistola da un fascista in Piazza Cavour il
giorno precedente viene indetta una grande mobilitazione antifascista.
La manifestazione del 17 aprile è
imponente. La parte più militante del corteo si muove verso la sede
provinciale del MSI in via Mancini (luogo di partenza di mille scorrerie squadriste).
L’assalto è durissimo e la Polizia viene messa in fuga.
Proprio in quel momento un’autocolonna dei Carabinieri proveniente da
piazza Cinque Giornate entra a folle velocità in corso XXII Marzo
spazzando il corteo.
Giannino Zibecchi, lavoratore, studente e militante dei Comitati
antifascisti, viene travolto ed ucciso da un camion dell’Arma guidato dal
milite Sergio Chiarieri.
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