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Storia di un processo mai svolto

1977 – Un anno di lotta

 

Malfatti, ministro della pubblica istruzione, con una circolare del 3 dicembre 1976 vieta agli studenti di fare più esami nella stessa  materia, smantellando di fatto la liberalizzazione dei piani di studio ottenuta nel 1968.
Inoltre il progetto di riforma prevede l'introduzione di due livelli di laurea, la suddivisione dei docenti in due ruoli distinti (ordinari e associati), l'abolizione degli appelli mensili e il raggruppamento degli esami in due sessioni, estiva e autunnale; l'aumento delle tasse di frequenza, restando inalterato il fondo per gli assegni di studio.

GENNAIO
1 - Roma. I fascisti del Fuan fanno un'incursione alla città universitaria. Respinti dagli studenti, si coprono la fuga sparando. Guido Bellachioma del collettivo di Lettere é ferito gravemente. Lettere viene occupata mentre l'agitazione contro il progetto Malfatti si estende in altre università: Torino, Pisa, Cagliari, Sassari, Bologna, Milano, Padova, Firenze.

2 - Alla Camera la commissione pubblica istruzione impegna Malfatti a sospendere a tempo indeterminato la circolare sui piani di studio. All'università di Roma manifestazione contro l'aggressione fascista del giorno prima indetta dai sindacati, aderiscono Fgci, Fgsi, Pdup e Ao.
L'assemblea di Lettere non aderisce e organizza un corteo verso via Sommacampagna, dove c'é la sede del Fonte della Gioventù che sarà incendiata. A piazza Indipendenza intervengono le squadre speciali di Cossiga che disperdono il corteo con raffiche di mitra, cadono feriti Paolo Tommasini e Leonardo (Daddo) Fortuna, in seguito incriminati  del tentato omicidio dell'agente Domenico Arboletti, che secondo alcune testimonianze sarebbe stato colpito dal fuoco incrociato dei suoi stessi colleghi.

3 - Napoli. Prima grande manifestazione di studenti, disoccupati organizzati, precari. Il sindacato decide di non intervenire, la Fgci si dissocia e successivamente fa autocritica.
A Milano e a Firenze cortei contro le aggressione fasciste e poliziesche di Roma. A Bari viene occupata Lettere.

4 - Il Governo decide la fiscalizzazione parziale degli oneri sociali e il congelamento della scala mobile. All'università di Roma viene decisa una manifestazione per il 5 Febbraio contro la ristrutturazione dell'università, le provocazioni fasciste e delle squadre speciali del ministero dell'interno, contro la politica antioperaia di Andreotti.

5 - Roma. La questura vieta il corteo, il centro viene occupato e l'università circondata da polizia e carabinieri. Nell'assemblea improvvisata dentro l'università assediata viene battuta la linea dello scontro diretto proposto dai comitati autonomi operai. L'università diventa un punto d'incontro per tutto il proletariato giovanile. La festa che vi si svolgerà domenica segna una svolta nell'occupazione: l'università si riempie di studenti, di giovani dei quartieri, di donne, "indiani metropolitani", mentre la linea di smobilitazione del PCI non trova nessuno spazio nell'assemblee di facoltà.

6 - Roma. E' domenica. Un festa spontanea non organizzata dai comitati d'occupazione, si svolge lungo i viali dell'università "liberata", giovani provenienti da tutta la città ballano, giocano, fanno teatro.
Intanto la federazione romana di Cgil, Cisl e Uil esprime il "profondo dissenso" riguardo l'occupazione in atto e ribadisce la validità della piattaforma sindacale di riforma della scuola secondaria e dell'università.

7 - Alla Fiat e in alcune fabbriche milanesi fermate contro il decreto sulla fiscalizzazione degli oneri sociali e la sterilizzazione della scala mobile.
A Bologna inizia l'occupazione della facoltà di lettere. Occupate successivamente anche Giurisprudenza, il Dams, magistero.

9 - Roma. Un corteo di oltre 30.000 persone chiede la liberazione di Paolo e Daddo. Si scioglie in una grande festa a Piazza Navona.

10 - Roma. Manifestazione degli studenti medi (30.000 persone) indetta dai comitati unitari con l'adesione di Fgci, Fgsi, Fgr, Gioventù aclista, Pdup, Ao e sindacati. A Bologna il primo corteo del Movimento: 8.000 contro Andreotti, Malfatti e il PCI che si é opposto alla manifestazione.

11 - Torino e Milano. Scioperi provinciali di due ore contro il decreto di sterilizzazione della scala mobile.

12 - Malfatti promette ai sindacati 11.500 nuovi posti per i precari a Roma. Il senato accademico, coperto dal PCI, in un comunicato dà in sostanza il via libera all'ingresso della polizia nell'università. Cortei contro Andreotti e Malfatti degli studenti milanesi e torinesi.

13 - Roma. Arresto del fascista Concutelli. Ferimento alle gambe dell'ispettore delle carceri Valerio Traversi da parte delle BR.
All'università nuova festa aperta. A Trento inizia l'occupazione di sociologia.

15 - Roma. 300 militanti del PCI spalancano i cancelli dell'università e approvano una mozione che condanna le "aggressioni ai docenti democratici, l'invasione del rettorato, gli atti di vandalismo". Viene annunciato per il 17 un "confronto"  con gli studenti del segretario generale della Cgil, Lama. L'assemblea esclude un azione che impedisca a Lama di entrare all'università, ma considera provocatorio il modo in cui intende presentarsi agli studenti.

17 - Napoli. Un assemblea di precari, studenti e disoccupati laureati decide una settimana di occupazione di alcune facoltà contro la riforma Malfatti.

FEBBRAIO
17 - Roma. All'università comincia ad affluire alle 07.30 il servizio d'ordine sindacale, in realtà il servizio d'ordine del PCI. Alle 09.00 ha occupato piazza della Minerva e fa quadrato attorno al palco. Alle 10.00 arriva Lama. Mentre Lama comincia a parlare, il servizio d'ordine preme e lancia materiale contro la scala messa su dall'ala "creativa" del movimento, con un pupazzo che rappresenta il segretario confederale e la scritta "I Lama stanno nel Tibet". Agli studenti non vene concessa la parola. Alle loro proteste per quanto Lama va dicendo il servizio d'ordine del sindacato-PCI risponde con l'aggressione fisica: 30 studenti vengono medicati all'infermeria di lettere e al Policlinico. Inizia i contrattacco. Gli scontri costringono Lama a concludere in fretta e furia il comizio. Il servizio d'ordine del PCI é travolto, il palco sfasciato, i militanti del PCI devono sgombrare l'università. Il movimento dà la responsabilità degli scontri all'iniziativa provocatoria presa dal PCI sotto una copertura sindacale unitaria", accusa lo schieramento del servizio d'ordine di non aver reso possibile discutere la proposta di confronto politico degli studenti considera positiva la proposta degli studenti, diffida la polizia dall'intervenire. Questa arriva invece puntualmente, chiamata dal rettore, e nel pomeriggio sgombera la facoltà. Nello stesso giorno manifestazioni  Firenze, Catania, Salerno.

18 - Il Governo elabora un pacchetto di leggi sull'ordine pubblico che prevede la chiusura delle sedi di associazioni o gruppi "quando vi siano rinvenute armi od esplosivi, ovvero quando i locali stessi siano pertinenti al reato".

19 - Roma. 30.000 sfilano in corteo da piazza Esedra a piazza Navona dove si svolge una grande festa.

25 - Roma. Mandato di cattura contro Enzo D'Arcangelo, uno dei protagonisti del movimento romano, indicato come responsabile dell'aggressione a un fascista dopo il ferimento di Bellachioma. All'università di Roma si tiene con un grande successo la prima assemblea sulla sessualità, convocata dagli indiani metropolitani che presentano la loro "dichiarazione di guerra alle giubbe grigie", una sorta di programma per riprendersi la città.

26/27 - Roma. Convegno nazionale a Roma delle università in lotta. Gli autonomi puntano a controllare la presidenza militarmente e ci riusciranno il secondo giorno. Gli indiani metropolitani e le femministe abbandonano l'assemblea denunciandone il carattere prevaricatore.
L'assemblea si conclude con una mozione messa insieme dagli autonomi romani e milanesi: esalta il carattere sovversivo del movimento e insiste sull'affinità che ci sarebbe fra la lotta del movimento e quella dei gruppi armati clandestini. Viene votata da sole 500 persone. La sua rappresentazione verrà contestata da molte delegazioni e dal movimento romano, che pochi giorni dopo approverà un documento di autocritica.

28 - Roma. Un commando fascista spara contro un gruppo di studenti davanti al liceo Mamiani e ferisce Stefano Pagnotti e Bruno Maffioletti. Intanto il movimento si estende in tutte le scuole medie e dappertutto nascono collettivi femministi.

MARZO
2 - Torino. Manifestazione antifascista e incidenti con il servizio d'ordine del PCI. Durante un'assemblea al termine di un corteo, gi studenti della FGCI vengono cacciati fuori dall'università da un gruppo dell'autonomia. L'assemblea condanna il gesto ma il giorno seguente il PCI schiera il proprio servizio d'ordine davanti all'università e carica gli studenti raccolti sulla scalinata dell'ingresso. Poi interviene la polizia. A Padova tutta l'università é bloccata. A Perugia vengono occupate le facoltà umanistiche.

5 - Fabrizio Panzieri viene condannato da tribunale di Roma a 9 anni di reclusione per concorso morale nell'uccisione del missino Mantekas. Manifestazioni per Panzieri si svolgono a Roma (con pesanti cariche della polizia), Milano, Bologna, Padova, Torino.

7 - Firenze. Si apre la conferenza dei delegati metalmeccanici; la FLM ha invitato gli studenti a partecipare al dibattito. Il movimento di Firenze con un grosso corteo denuncia la "logica del confronto di vertice" non riconoscendo la rappresentanza di alcune delegazioni studentesche.
A Padova la polizia sgombrerà le facoltà occupate. Il movimento risponde con un grande corteo.

8 - Cortei e manifestazioni in tutte le città delle donne che ribadiscono l'autonomia anche dal movimento degli studenti.

11 - Bologna. Intervenendo in uno scontro tra studenti di Comunione e Liberazione e del movimento, la polizia spara e uccide Francesco Lorusso, 25 anni, militante di L.C. Il corteo che si forma immediatamente viene caricato più volte, 46 arresti nella notte. L'indomani mattina il sindacato indice 3 ore di sciopero con manifestazione a piazza Maggiore,  dove il servizio d'ordine del PCI tenta di impedire l'accesso al corteo degli studenti; nuovi scontri nel pomeriggio. Viene assaltata un'armeria e qualcuno risponde al fuoco della polizia.
Alle 23.00 una squadra di poliziotti fa irruzione a mitra spianato nei locali di Radio Alice, emittente vicina all'autonomia, la chiude dietro ordine del magistrato e arresta i 5 redattori. L'indomani stessa procedura per Radio Ricerca Aperta, legata  al Partito radicale.

12 - Roma. La morte di Lorusso carica di tensione e significato la manifestazione nazionale romana che é stata indetta dal convegno nazionale del 27 Febbraio. In piazza Esedra a Roma si raccolgono più di 50.000 persone. A Piazza del Gesù partono molotov contro la DC, la polizia replica con i lacrimogeni, vengono lanciate bottiglie incendiarie contro i comando dei carabinieri, due posti di polizia, l'ambasciata cilena presso la santa sede, la redazione del Popolo, banche concessionarie Fiat. Durante il corteo viene svaligiata un'armeria, ormai il corteo è disperso in diversi tronconi, in molti casi lo scontro tra i manifestanti e polizia si svolge anche a fuoco.
A sera rappresaglie della polizia, rastrellamenti e pestaggi, 126 fermati, di cui 31 in stato d'arresto; 10 agenti feriti di cui due gravi, feriti anche diversi dimostranti. Cossiga: "é in corso a Roma da alcune ore un disegno criminoso e precostituito di guerriglia". L'Unità parla di "torbida manovra antidemocratica". I gruppi della Nuova sinistra condannano le frange avventuriste, nelle assemblee del movimento romano si acuisce la spaccatura fra l'autonomia organizzata e il grosso del movimento.
Cortei per l'uccisione di Lorusso si svolgono intanto dappertutto, anche nei piccoli centri.

13 - Bologna. Carri blindati dei carabinieri occupano militarmente l'università. Viene vietato il corteo per i funerali di Lorusso, che si svolgerà il giorno seguente in periferia. Vietata ogni manifestazione a Roma per 15 giorni.

16 - Bologna. Manifestazione "unitaria" ma senza gli studenti. Migliaia di persone provenienti da tutta l'Emilia manifestano a piazza Maggiore. Indetta da comune, provincia, regione con l'adesione di tutti i partiti dell'arco costituzionale "per confermare il sostegno della popolazione alle istituzioni democratiche e per rispondere a tutti i tentativi di violenza e provocazione". 10.000 studenti non vengono fatti entrare in piazza e si impedisce di parlare al fratello di Lorusso per evitare attacchi alla DC.

18 - Sciopero generale di 4 ore per l'occupazione e gli investimenti al Sud. A Roma per motivi di ordine pubblico la manifestazione é rinviata al 23.

19 - Bologna. Mandato di cattura contro Bifo di Radio Alice, accusato di associazione sovversiva e istigazione a delinquere, primo risultato della caccia ai presunti autori del complotto contro l'immagine democratica della città.

21 - Accordo  governo-sindacati per l'università. Perquisizioni e arresti a Padova.

23 - Roma. Sciopero generale a Roma con deroga del divieto di manifestare. Alla vigilia viene ucciso un poliziotto che tentava di arrestare due presunti nappisti. I Collettivi universitari sfilano a lato del corteo.

27 - Bologna. Riapre Radio Alice grazie ad un gruppo di intellettuali che ha rilevato la testata. Festa a Piazza Maggiore a Bologna.

20 - Roma. Viene ferito alle gambe Vittorio Morgera, direttore dell'istituto poligrafico dello stato. Rivendicano e unità comuniste combattenti.

30 - Accordo governo-sindacati sul costo del lavoro con riduzione della scala mobile. Dalle fabbriche notizie di una dura opposizione operaia all'accordo.

APRILE
5 - Napoli. Rapimento di Guido De Martino a Napoli. Gli operai ne denunciano la matrice di regime.

6 - Milano. Assemblea al Lirico di Milano promossa da 70 dirigenti della Flm-Cisl milanese per rilanciare "il sindacato dei consigli contro la cogestione della crisi".

15 - Il progetto di riforma Malfatti viene approvato dal consiglio dei ministri. Riprendono le occupazioni in molte università.

21 - Roma. L'agente Settimio Passamonti viene ucciso a Roma nel corso di scontri fra la polizia e gruppi di studenti che si sono separati dall'assemblea, riunitasi ad architettura dopo l'irruzione della polizia nella città universitaria per impedire la ripresa delle occupazioni. Cossiga vieta tutte le manifestazioni fin al 21 maggio.

23 - Firenze. Riunione nazionale degli indiani metropolitani. Cariche della polizia.

28-30 Bologna. Assemblea nazionale del movimento. La reazione introduttiva invita a riflettere sull'isolamento politico del movimento.
La linea dell'Autonomia che "vuole alzare il livello dello scontro" viene sconfitta dalla mozione di maggioranza che giudica fallimentare l'ipotesi di una radicalizzazione verticale dello scontro con l'apparato dello stato.

MAGGIO

1 - Tensione in tutte le manifestazioni per la festa del lavoro. A Roma il corteo degli autonomi viene caricato. A Milano, Napoli, Torino i cortei degli studenti confluiscono in quelli sindacali.

12 - Roma. Sit-in a Roma, in piazza Navona, convocato da radicali e gruppi per raccogliere le firme necessarie alla convocazione di 8 referendum abrogativi di leggi antidemocratiche. Alle 15.00 la polizia comincia a tirare lacrimogeni nel centro di Roma. Per tutto il pomeriggio seguiranno, contro migliaia di manifestanti del tutto pacifici, raid di mezzi blindati, granate lacrimogene, colpi di pistola, raffiche di mitra; squadre speciali in borghese aggrediscono ad personam.
Alle 18.30 le radio libere informano che é stata convocata un'assemblea alla casa dello studente per le 19.30, ma la polizia fa in tempo a creare un " coul de sac" a Campo de Fiori, dove l'aggressione continua finché un gruppo di giornalisti riesce a contattare una tregua. I manifestanti si avviano verso Trastevere lungo ponte Garibaldi, dove scatta una nuova trappola della polizia che colpisce a morte Giorgiana Masi, 19 anni.

14 - Milano. La nuova sinistra scende in piazza a Milano per i fatti di Roma e contro Cossiga. Gli autonomi manifestano separatamente:  dal loro corteo si stacca un gruppo che apre il fuoco contro la polizia, ferisce due agenti e ne colpisce a morte un terzo Antonio Custrà. A Roma grande manifestazione senza incidenti a ponte Garibaldi, luogo dove le squadre speciali di Cossiga hanno assassinato Giorgiana Masi.

31 - Roma. Scade alle 24 il divieto di manifestare a Roma, viene convocata una veglia in Piazza Navona, poi corteo fino a Trastevere.

GIUGNO - LUGLIO
Convegno sul movimento al Civis di Roma indetto a dalla redazione di Lotta Continua e dal Comitato di Lettere. E' qui, dal paio di centinaia di militanti convenuti, che nasce l'idea di un convegno nazionale sui temi della criminalizzazione del dissenso e sulla repressione. Sede Bologna, espressione della vocazione autoritaria del compromesso storico. Scadenza: Settembre.

AGOSTO
15 - Roma. Il nazista Kappler con la convivenza dei servizi militari italiani fugge dall'ospedale militare del Celio. Segue una manifestazione alternativa a quella delle forze dell'arco costituzionale. Intanto molta pubblicità, anche se negativa, viene data al convegno che si deve tenere a Bologna sulla stampa; in appoggio all'appuntamento di Settembre compare un appello di un gruppo di intellettuali francesi fra i quali Sartre e Guattari. Mentre il PCI  attacca duramente sia i firmatari dell'appello sia i lanzichenecchi che si preparano a porre a sacco Bologna, decolla la fase preparatoria di quello che viene giudicato l'evento politico più ricco di carica antagonista nei confronti dell'accordo PCI-DC.

SETTEMBRE
23/24/25 Bologna.  Il movimento confluisce nella città con tutta la sua vecchia forza, le sue lacerazioni interne, una fortissima tensione politica e un'aria comunque di festa in una città come minimo allarmata. Le giornate trascorrono spostandosi da un punto di incontro all'altro, con soprassalti quando giunge l notizia dell'uccisione a Torino di un militante Pc (si chiarirà in seguito che l'episodio non aveva natura politica) e a causa delle risse scatenate da settori dell'autonomia al Palasport durante l'intervento di Marco Boato. Imponente schieramento di polizia, preoccupazioni per il "macello" che sarebbe potuta diventare la manifestazione del 25. Al corteo in effetti parteciperanno 70.000 persone con momenti di fortissima tensione per San Giovanni in Monte, alle carceri di Bologna. La manifestazione si concluderà senza incidenti con uno spettacolo di Dario Fo.

30 - Roma. Si sta ancora discutendo del convegno e delle strade che apre al movimento quando, a soli 4 giorni di distanza,  i fascisti della Balduina ammazzano Walter Rossi, 20 anni. Immediata manifestazione davanti la sede del MSI, incendio nella tarda sera della sede fascista di via Ottaviano da parte di un corteo di antifascisti. Nei giorni successivi decine di sedi missine vengono attaccate ed alcune incendiate in tutta la penisola.

OTTOBRE
14 - Roma. La giunta rossa indice una manifestazione antifascista. Il movimento manifesta autonomamente, incidenti e scontri, un gruppo armato attacca la sede provinciale della DC.

17/18 Germania. Si apprende che 3 membri della RAF si sarebbero suicidati nel carcere tedesco di Stammhein. Manifestazioni a Roma con scontri al centro.

19 - Roma. Assemblea all'università si decide il concentramento all'università per l'indomani.

20 - Roma. L'università romana é circondata dalla polizia, perquisizioni, arresti. Verso le 17.00 ci sono 15.000 persone. Inevitabili scontri con la polizia.

24 - Roma. Chiusura da parte della polizia della sede dell'autonomia romana di via dei Volsci. Si indice una manifestazione per il 12 novembre.

NOVEMBRE
13 - Roma. Sebbene vietata la manifestazione si tiene ugualmente. In serata vengono chiuse Radio città futura e Radio Onda rossa.

DICEMBRE
2- Sciopero generale dei metalmeccanici in funzione antigovernativa, proclamato sotto la pressione dei lavoratori della Flm, osteggiato dal PCI. Burrascose assemblee preparano la scadenza. A Roma si arriverà a due concentramenti alternativi uno a San Paolo ed uno all'università.

12 - Anniversario della strage di piazza Fontana. Il 1977 si chiude a Roma con una manifestazione, retate e perquisizioni di massa.

Tratto dal supplemento del Manifesto  "'77"